La Promessa dei Cavalieri che si affidano a un santo

Da anni la parrocchia promuove la partecipazione al gruppo dei Cavalieri di Sobieski come esperienza educativa per i ragazzi delle medie.

Io, anche se ne faccio parte come animatrice delle superiori solo da un anno, riconosco che è un’esperienza veramente unica. Stare con i ragazzi e poter crescere con loro anche attraverso i brevi momenti fissati settimanalmente, fa rinascere in me il desiderio e la curiosità di riscoprire ciò che sono chiamata a fare ogni giorno.

Durante l’anno abbiamo incontrato persone significative: il Vescovo di Karaganda (Kazakhstan) Adelio dell’Oro, il frate cappuccino padre Marco Finco, due suore di carità  dell’Assunzione del convento di via Martinengo e una coppia di sposi, persone che con la loro umanità ci hanno aiutato a riconoscere i tratti dell’amicizia con Gesù.

L’esperienza più affascinante dell’anno è stata la Promessa, un gesto con cui ci si affida a un santo verso il quale ciascun ragazzo ha espresso una preferenza e attraverso il quale si
chiede l’aiuto di essere fedele a Dio nella realtà quotidiana.

L’abbiamo vissuta insieme agli amici della parrocchia di San Vincenzo de Paoli. La prima meta è stata la città ligure di Varigotti: un pomeriggio di giochi sulla spiaggia e una serata di canti e intrattenimento.

Il giorno dopo sotto una pioggia battente siamo andati a Noli per la Promessa. Durante la messa nella piccola chiesa di Sant’Anna ogni ragazzo si è accostato all’altare, ha ricevuto l’immaginetta del santo “prescelto” e ha promesso l’impegno nel cammino. Un gesto semplice e commovente che si è concluso con la spiegazione da parte del parroco degli affreschi e degli ornamenti marinareschi offerti alla chiesa dai pescatori del luogo come ex voto di ringraziamento.

Siamo tornati a casa umidi di pioggia ma felici e più amici tra noi.

Cecilia Tamagnone